Mancano quasi due mesi alla V^ edizione dello Sciacchetrail. Ecco alcune riflessioni dal nostro Main Sponsor La Sportiva Spa, con noi fin dalla prima edizione. Da leggere per comprendere un percorso di convergenze e assonanze nello spazio di una corsa.
(Ziano di Fiemme- Trento 24 gennaio 2019) – E sono cinque! Cinque edizioni di Sciacchetrail: ce n’è per tirare qualche somma e dare alle cose un senso più completo. Accade abbastanza spesso che tra simili ci si attragga anche quando sembrerebbe casuale, però il tempo, presto o tardi, svela certe convergenze. Quando cinque anni fa La Sportiva ha creduto in questo meraviglioso evento non ci siamo posti molte domande: ci è piaciuto e basta.
Ci è piaciuto il suo non essere fine a se stesso, ma l’essere profondamente legato al suo territorio che non è solo coreografia o pretesto per avere facile notorietà, ma è l’essenza stessa dell’evento.
2018 Ph. Alice Russolo – La Sportiva – Clare Gallagher
Sciacchetrail esiste per raccontare in modo coerente che le Cinque Terre sono state create dall’uomo per viverci coltivando la vite e l’olivo e che l’uomo deve continuare a mantenere questo antico equilibrio, altrimenti tutto crolla, in senso figurato e materiale.
Le Cinque Terre, come molti altri luoghi della terra sono il risultato di un lavoro di adattamento reciproco tra l’uomo e l’ambiente che ha richiesto secoli.
E’ questa lentezza che ha permesso che questo avvenisse con equilibrio.
La consapevolezza di questo valore è minata dalla violenza e dalla rapidità con cui l’uomo sta modificando, anche irreversibilmente, gli equilibri necessari ad un buon ambiente e ad una buona vita.
2018 Ph. Alice Russolo – La Sportiva – Clare Gallagher
Ci vuole molta consapevolezza quando un territorio diventa un luogo turistico perché è facile trasformare una risorsa preziosa in un elemento di destabilizzazione e poi di distruzione sociale e materiale. E’ accaduto e sta accadendo in molti altri posti, talvolta con danni irreversibili. Gli strumenti per realizzare cose splendide oppure pessime sono gli stessi: la cultura, i mezzi di comunicazione, i mezzi di trasporto e il denaro, tutti strumenti molto più accessibili di una volta. Cambia solo il modo di adoperarli.
2018 Ph. Alice Russolo – La Sportiva – Clare Gallagher
2018 Ph. Alice Russolo – La Sportiva – Anton Krupicka
2018 Ph. Alice Russolo – La Sportiva – Clare Gallagher
Anche per noi di La Sportiva queste sono priorità e le concretizziamo col lavoro di tutti i giorni, in azienda ed attraverso le nostre collaborazioni, tramite i nostri prodotti ed il nostro agire.
La prima scelta coerente è quella di essere rimasti là dove siamo nati 90 anni fa: in Val di Fiemme dove abbiamo sede, una parte dei magazzini e la fabbrica che produce calzature da arrampicata e da alpinismo.
2018 Ph. Alice Russolo – La Sportiva – Anton Krupicka
Trasferirci in un distretto industriale consentirebbe economie e razionalizzazioni, ma semplicemente perderemmo la nostra anima. Nel 1997, prima azienda al mondo nel settore calazaturiero/outdoor, abbiamo conseguito la certificazione ISO 9002 della qualità del processo produttivo, evolutasi ed allargatasi nel 2003 con l’estensione all’impatto ambientale. Da allora è stato un susseguirsi di scelte sempre orientate alla sostenibilità culminate oggi con l’entrata nell’eco-sistema di 1% for the planet che di fatto attesta che, con riferimento al settore dell’abbigliamento in particolare, l’azienda investe l’1% del suo turnover in iniziative pro ambiente.
Il ciclo produttivo è volto al miglioramento continuo attraverso l’economia circolare, il re-impiego di scarti di lavorazione e nella scelta delle materie prime: privilegiamo quelle di origine naturale e/o reciclate. E’ un evolversi continuo perché scegliamo fornitori che condividano questo percorso e sappiano trovare via via nuove soluzioni. Sarebbe molto lungo raccontare nel dettaglio tutto quanto, ma il nostro bilancio di sostenibilità né dà un’ampia panoramica: https://www.lasportiva.com/it/csr
Queste attività e molte altre ancora che si estendono ad un approccio quanto più ad impatto zero diffuso in tutta l’azienda e nei nostri collaboratori esterni, ci accomunano ad un livello molto profondo proprio con Sciacchetrail, progetto nato anche e soprattutto per valorizzare un’area, un territorio, e difenderlo dallo sfruttamento intensivo del nostro vivere odierno.
Molto più di una semplice gara e molto più di una semplice sponsorizzazione. Ad maiora.
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