Il 24 e 25 Marzo, lo Sciacchetrail Outdoor & Family Village a Monterosso, ospiterà la prima edizione di ArTrail. La mostra/concorso d’arte dedicata agli elementi primordiali delle Cinque Terre sarà allestista nella tensostruttura in Piazza Belvedere.
A stabilire il vincitore – in occasione della premiazione di domenica 25 marzo alle 11 e 30 in Piazza Belvedere – una giuria composta da autorevoli personalità del mondo del vino e dell’arte: Marzia Raggi (vignaiola), Alessandra Gattino (Scrittrice), Massimiliano Alì (architetto paesaggista), Mara Borzone (critica d’arte), Francesco Vaccarone (artista), Giacomo Cappellini (vignaiolo).
ArTrail porterà a Monterosso oltre 20 artisti in una sorta di omaggio alla gloriosa “Festa ai Pittori” di Manarola, promossa intorno agli anni ’60 da Dario Cappellini.
Nel solco tracciato dalla storica manifestazione, al linguaggio universale dell’arte sarà affidato il compito di interpretare e dar voce alla complessità di un paesaggio fatto di natura, uomini e viticoltura. Un rapporto che oggi é in profonda crisi per le mutate condizioni socioeconomiche.
Come allora il vino sarà il premio più ambito, espressione di un’opera di Land Art inconsapevole, creata da una collettività di vignaioli del passato e del presente.
Il Progetto ArTrail. Di Helene Barraud
Le Cinque Terre con i loro paesaggi unici hanno segnato l’immaginario di molti artisti. Lo shock emotivo di fronte ai paesi costruiti sulla roccia, le case torri ammassate le une alle altre, i rosoni sulle facciate delle chiese ed i muri a secco aggrappati alla costa a strapiombo, sono stati rappresentati a partire dal secondo Ottocento con l’epoca romantica.
Erano paesaggi esotici e lontani dalle città, silenziosi ed isolati.
Visioni e sollecitazioni poetiche del paesaggio verticale hanno mosso la mano di molti artisti, da Telemaco Signorini a Lino Marzulli fino ad ispirare una parte della poetica dell’artista Francesco Vaccarone, legato alle Cinque Terre da ricordi indelebili dell’infanzia.
Michelangelo Pistoletto, stanziale a Corniglia dal 1967, risponde a Marco Ferrari nel suo libro “Mare Verticale” che lo incalza chiedendogli: la creazione artistica ha un segreto in questo pezzo di terra e roccia arrampicata sul mare? La libertà è fondamentale per l’ispirazione e qui se ne respira tanta, ci si sente più sinceri, più puri, più autentici certo, questa collettività favorisce l ‘impegno e la dimensione etica dell’artista, una dimensione che oggi sembra cancellata o quasi.
Ma la libertà non può essere sconfinata, deve avere delle regole morali. L’ estetica da sola non serve, può funzionare solo se coniugata con l’etica.
Ora questi paesi vivono di folle di masse inconsapevoli e superficiali. Lo sfruttamento commerciale ne degrada il ruolo culturale e turistico.
L’ ArTrail ha l’obiettivo di concentrare lo sguardo degli artisti sull’essenza di questo territorio.
Aria, Acqua, Terra e Fuoco: i 4 elementi tema della 1^ edizione
Il tema Aria, Acqua, Terra e Fuoco segnerà l’anno zero della manifestazione con l’auspicio di far rinascere l’attenzione sul paesaggio, l’autenticità e la libertà d’espressione.
Dagli elementi primordiali ad un ecosistema rigenerato. La terra dei vigneti, la terra sotto le scarpe dei runner, l’aria ed i venti che sferzano la costa, il fuoco del sole che brucia la roccia e la pelle dei vignaioli, l’acqua del mare che isola l’uomo dalla civiltà.
L’edizione Zero vuol promuovere il paesaggio, negarne il degrado, spingere alla consapevolezza e alla sensibilizzazione sui temi della sostenibilità e rispetto dell’ambiente.
Un progetto che cercherà di coinvolgere il maggior numero di artisti e, attraverso le loro opere, proporre un nuovo sguardo sul territorio.
L’idea di ArTrail
Nasce da un’idea di Helene Barraud, artista monterossina nata nel 1989, laureata all’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie di Roma, grafica e designer, si stabilisce a Busto Arsizio, dove apre il suo Atelier. La sua arte si concentra sull’essenza del suo territorio d’origine, case colorate – TINY HOUSES, ammassi di gozzi, acquerelli sofisticati che rapiscono i dettagli più intimi del suo paese.
Tra i suoi lavori di grafica, nel 2014 crea le etichette dei vini dell’Azienda Agricola A Scià, nel 2016 scrive la Guida Infografica delle Cinque Terre e nel 2017 pubblica una raccolta di acquerelli e brevi poesie “Pensieri appesi e angoli nascosti delle Cinque Terre” e nel 2018 mette la firma su tutte le bottiglie della Cantina Sassarini.
Alcune delle sue tele si riconoscono nelle stanze dell’Affittacamere da Benedetta, altre nelle stanze dell’affittacamere “A CA’ DA VANIGLIA”, altre sono appese alle pareti della Cantina Sassarini.